Quali sono le azioni esperibili dal legittimario in caso di lesione di legittima?
Il legittimario se vede lesi i propri diritti sulla quota di legittima può esperire diverse azioni.
Innanzitutto, è esercitabile l’azione di riduzione che spetta al legittimario che ha subito una lesione alla quota a lui riservata. Si tratta di diritto potestativo il cui esercizio passa attraverso l’autorità giudiziaria. È azione di carattere personale che comprende anche quella di restituzione contro lo stesso soggetto o il terzo avente causa.
Quale l’effetto dell’azione di riduzione?
L’effetto dell’azione di riduzione è solamente quello di dichiarare l’inefficacia delle donazioni. Si tratta di inefficacia relativa, valevole solo verso le parti in causa, e sopravvenuta.
Quale la natura dell’azione di riduzione?
L’azione di riduzione ha natura costitutiva perché modifica il regolamento successorio determinando l’apertura della successione necessaria.
Quale il presupposto dell’azione di riduzione?
Per esercitare l’azione di riduzione il legittimario deve aver subito una lesione o perché pretermesso oppure in quanto la sua quota è stata lesa da una disposizione testamentaria.
Come si effettua il calcolo della lesione della quota?
Innanzitutto, bisogna conosce l’entità della quota di spettanza e l’ammontare complessivo della massa ereditaria. Solo in tal modo, infatti, è possibile conteggiare la lesione.
Il calcolo è costituito da un’operazione semplice: relictum meno debitum più donatum ovvero a ciò che resta della massa si sottraggono i debiti e si aggiungono le donazioni.
Il legittimario può agire contro le donazioni che hanno leso la legittima?
Sì, al legittimario è assegnata la possibilità di agire contro le donazioni che hanno leso la legittima. Il presupposto è l’imputazione ex se.
Il legittimario, in tal caso, prima di agire in riduzione delle donazioni e delle disposizioni testamentarie, deve imputare alla sua quota le donazioni che ha ricevuto in vita dal de cuius.
Cosa deve fare il legittimario una volta ottenuta una sentenza favorevole?
Il legittimario al cospetto di una sentenza favorevole deve agire contro il beneficiario della disposizione per ottenere la restituzione.
Cosa accade alle disposizioni testamentarie?
Le disposizioni testamentarie vanno ridotte e se ne dichiara l’inefficacia nella misura in cui ledono la legittima. Se esse risultano insufficienti si prendono in considerazione le donazioni partendo dall’ultima, perché il presupposto è che le donazioni più antiche gravano sulla disponibile.
Nei confronti di quali soggetti va esercitata l’azione di riduzione?
L’azione di riduzione di esercita nei confronti dei destinatari delle disposizioni che devono essere ridotte.
L’esercizio dell’azione di riduzione ha effetti anche verso i terzi?
No, i terzi fanno salvo il loro acquisto dopo venti anni.
Se il legittimario è pretermesso deve accettare con beneficio di inventario?
No in questo caso non c’è bisogno dell’accettazione con beneficio di inventario in quanto tale procedura serve solo per palesare la consistenza dell’asse ereditario.